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Marmilla

Un giorno di archeologia: Tharros - La Giara di Gesturi -Complesso  “Su Nuraxi” - Barumini

Questo itinerario comprende la visita alle rovine di Tharros  (periodo fenicio), alla Giara di Gesturi (Nuragico) e al più grande complesso nuragico della Sardegna (e quindi del mondo) di Barumini.

  • Tharros è una colonia fenicia straordinariamente suggestiva situata proprio sulla riva del mare. Questo antico insediamento sorge infatti all’estremità della penisola del Sinis, su una specie di anfiteatro naturale affacciato sul golfo di Oristano. Tharros fu fondata dai fenici verso la fine dell’VIII secolo a.C. e fu abbandonata nel Medioevo per dare origine all’attuale Oristano. Secondo alcuni studiosi nell’area sacra del tofet avvenivano sacrifici di fanciulli, perché qui sono stati trovati molti resti di bambini. Un’ipotesi inquietante, anche se oggi si tende a pensare che si trattasse semplicemente di una zona funeraria dedicata ai più piccoli.

  • Muovendoci verso l’interno passiamo alla Giara di Gesturi, un altopiano dai bordi scoscesi famoso per due motivi. Il primo è la presenza di una ventina di nuraghi dell’età del bronzo con una forma molto tipica (a capanna, sa pinnetta in sardo), costituita da una base circolare in pietra e da una copertura di tronchi di leccio, frasche di cisto e lentisco. La seconda particolarità della zona è la presenza di cavalli allo stato brado, i famosi cavallini della Giara (nome latino: Equus caballus Jarae), abituati a scorrazzare liberi per l’altopiano. I cavallini sono abbastanza difficili da avvicinare (specie durante la stagione degli amori e quando i puledrini sono appena nati), ma sono meravigliosi da ammirare. Non si tratta una specie autoctona: probabilmente furono importati dai fenici.

  • Poco più a sud della Giara di Gesturi si trova Barùmini, nella parte centro meridionale dell'isola, nella sub regione denominata Marmilla, sul cui territorio sorge il villaggio nuragico di Su Nuraxi, in assoluto il complesso più importante e meglio conservato della civiltà nuragica, incluso nel patrimonio dell’umanità dall’UNESCO fin dal 1997. Situato ai piedi della Giara di Gesturi, il villaggio è dominato da un maestoso nuraghe centrale alto 18 mt. detto “Su Nuraxi”, da cui deriva anche il nome del complesso. Tale nuraghe è anche la parte più antica dell'intero complesso. Ad un secondo periodo, databile come tardo Bronzo, appartiene invece il recinto che circonda il nuraghe. Questo è composto da quattro torri laterali unite da mura. La torre centrale conserva intatti entrambi i piani, e al suo interno, un cortile a forma di mezzaluna ospita un pozzo profondo 20 metri. Nell'Età del Ferro, attorno al complesso venne costruita un ulteriore cinta muraria. Intorno al nuraghe si possono ammirare i resti dell'antico villaggio risalente al tardo Bronzo, costituito, per lo più, da una cinquantina di capanne a pianta circolare. Nella fase più antica, avevano un unico ambiente, mentre, in una fase più recente, gli ambienti erano diventati diversi e destinati a specifiche attività domestiche o rituali. La differenza delle costruzioni indica la probabile esistenza di una certa forma di gerarchia sociale. “Su Nuraxi” è l’esempio più completo e meglio conservato di nuraghe e, al tempo stesso, fornisce un'importante testimonianza di quella civiltà millenaria che ha abitato il territorio per un lunghissimo periodo di tempo databile tra l’età del Bronzo e il III sec. d.C. Questo sito testimonia un uso innovativo e fantasioso dei materiali e delle tecniche disponibili, da parte di una comunità preistorica.

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